L’estetica del wabi-sabi infatti è un concetto insito nella loro cultura, talmente radicate e antiche sono le sue origini. Nonostante questo però non viene mai sottoposta a studi o ricerche per capire appieno il suo significato.
Il wabi-sabi è l'aspetto più evidente di quella che consideriamo essere la concezione di bellezza giapponese. Può rappresentare uno stile di vita, o soltanto un ideale di bellezza. Nella lingua giapponese in origine i due termini wabi e sabi avevano significati distinti: wabi indicava la condizione della vita nella natura, lontano dalla società, mentre sabi veniva usato in riferimento a qualcosa di freddo, povero. Intorno al XIV secolo questa connotazione negativa assunse un significato diverso, la solitudine e la povertà autoimposti vennero considerati come opportunità di arricchimento personale per rivalutare quelle che erano le cose più importanti nella vita, e prestare più attenzione a quei particolari meno evidenti della natura. Alla fine del XVI secolo i due termini wabi e sabi si erano ormai fusi in un unico significato che da lì in poi ha pervaso ogni aspetto della cultura e del gusto giapponesi.